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Visualizzazione dei post da maggio, 2011

Roberto Saviano parla dell'unità d'Italia

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Ecco la trascrizione integrale del discorso sull'unità d'Italia che lo scrittore Roberto Saviano ha fatto in una recente trasmissione televisiva Here is the complete transcription of a speech on the unity of Italy, the writer Roberto Saviano made recently on tv. Mi andava di... poter tenere la bandiera italiana in mano... questa, proprio questa qui, questa che tengo, proprio questa, questa è la più.... la prima bandiera italiana, prima ancora che ci cucissero al centro lo scudo sabaudo. E mi piaceva tenerla, perché credo che sia qualcosa di più di un simbolo... tutte le bandiere sono dei simboli e i popoli più o meno ci si riconoscono, è ovvio che sia così; ma mi piaceva, da meridionale soprattutto, ricordare che in realtà questa bandiera è la traccia di un sogno, e non sembri retorico quello che sto dicendo. Cioè, l'Italia unita, nella testa di Mazzini, nelle azioni di Pisacane, nel sogno di centinaia e migliaia di pensatori repubblicani unitaristi, non era semplicement...
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Una visita a Villa Garzoni di Collodi La scorsa settimana sono andato con alcune nostre studentesse a visitare il giardino di Villa Garzoni a Collodi, un paese situato a est di Lucca. La Villa risale al '600 e fu costruita, a partire da un castello esistente dal 1300, dalla famiglia Garzoni di Firenze, che ne è rimasta proprietaria fino a pochi anni fa, quando, ridotta in pessimo stato di conservazione, è stata venduta a un uomo d'affari che ne ha quasi completato il restauro. La Villa si trova in una posizione scoscesa ed ha dietro a sé l'intero vecchio paese di Collodi, con cui costituisce un insieme molto suggestivo. Il giardino è splendido, in stile barocco e disposto a terrazze, con numerose statue sia di figure mitologiche che di semplici popolani, grotte e giochi d'acqua, boschetti e sentieri, fino alla statua della Fama, che dall'alto tutto sovrasta: vale veramente la pena visitarlo e restarvi per qualche ora, specialmente in una bella giornata di so...

Il buccellato, dolce tipico di Lucca

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Ieri mattina, mentre passeggiavo per le vie della città in compagnia di una nostra studentessa che sta frequentando un corso di “italiano pratico”, mi è cascato l'occhio sulla vetrina di una pasticceria dove risaltava in bella vista un cartello con la scritta “ Chi viene a Lucca e 'un mangia il buccellato è come se non ci fosse stato ”. Naturalmente sotto troneggiava un bel buccellato a ciambella... L'ho fatto notare alla mia studentessa che mi ha domandato il significato di quella scritta. Ne è seguita una conversazione a metà tra le tradizioni gastronomiche lucchesi e la grammatica pura ( quel congiuntivo trapassato... più croce che delizia degli studenti di italiano...) che è risultata molto interessante, sia per lei che per me. Da lì, mi è venuto in mente di dedicare un post a questo “pane dolce” che è uno dei simboli della nostra città, il BUCCELLATO . Il Buccellato condivide con la torta di verdura il primato del dolce più tipico e conosciuto di Lucca. Pare che ...

Il mese di maggio descritto da Francesco Guccini

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Ecco la strofa dedicata al mese di maggio, nella Canzone dei Dodici Mesi di Francesco Guccini: Ben venga Maggio e il gonfalone amico, ben venga primavera Il nuovo amore getti via l'antico nell'ombra della sera Ben venga Maggio, ben venga la rosa, che dei poeti è il fiore Mentre la canto con la mia chitarra, brindo a Cenne e a Folgore Here's the strophe dedicated to the month of May, from the Song of the 12 Months by Francesco Guccini Be welcome May and the friendly banner, be welcome spring season Let the new love discard the old one in the evening shade Be welcome May, be welcome rose, the flower of the poets While I sing to it with my guitar, I toast to Cenne and to Folgore* *Cenne and Folgore were two Tuscan burlesque poets of 1300.