La Befana...cronaca semi-seria di una giornata speciale a casa mia
“La Befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte, con le toppe alla sottana, viva viva la Befana!”
Se il giorno di Natale per me è bellissimo perchè è il momento per stare tutti insieme, la sera della Befana è però il momento più entusiasmante delle feste natalizie: forse perchè, come ci ha insegnato il poeta Giovanni Pascoli, dovremmo valorizzare e recuperare una dimensione infantile e quasi primitiva della vita.
Allora: cosa succede in casa mia il 5 gennaio?
Ore 14.30: si fanno i “befanini”, tipici biscotti (vedi ricetta qui) a forma di stella, angelo, albero, cuore, fiore e “chi più ha, più ne metta”, decorati con chicchi colorati di zucchero.
La mia cucina viene invasa da piccoli mostri urlanti (ovvero mia figlia e le sue adorabili amichette) che armate di grembiule e allegria iniziano a impastare tutti gli ingredienti. Quando, dopo le varie fasi di lavorazione che non sto a descrivere ma lascio alla vostra immaginazione, i biscotti sono pronti, aspettiamo che siano freddi e ne mangiamo un bel po', ne mettiamo una parte in appositi barattoli di vetro e altri in sacchettini da regalare ai nostri amici!
A questo punto la “mamma”, che in questo caso sono io, si arma di scopa e riconquista la cucina!
Fatto ciò, ci sono 3 opzioni:
1)ogni bambina viene ripresa da un genitore e continua la serata a casa propria...
2)qualche bambina rimane per cena e aspetta l'arrivo della Befana a casa mia
3) tutte le bambine rimangono a casa mia per cena con il papà e la mamma
La risposta corretta è la numero...3!!!!!!!!!!!
Ma devo aggiungere che quest'anno mi sono superata!!
Ore 20.00: rimetto la spianatoia sul tavolo, faccio di nuovo indossare i grembiuli ai piccoli mostri e tiro fuori due grandi ciotole con l'impasto PRONTO, questa volta, per fare la pasta fritta! Quindi, di nuovo con i mattarelli in mano, stendiamo la pasta e la tagliamo in pezzi di varie forme che poi friggo nell'olio caldo.
Intanto le bambine praparano la tavola: mettono il formaggio, il prosciutto, il salame e tante altre ghiottonerie nei vassoi (sono molto entusiaste di farlo, poiché per ogni fetta che mettono nel vassoio una finisce in bocca!), poi i piatti, i bicchieri, i tovaglioli.
Insomma, alle otto e mezzo siamo tutti in cucina a cucinare, chiacchierare, mangiare e bere! Le bambine sono entusiaste e orgogliose offrono i biscotti che hanno preparato; ogni cinque minuti vanno alla finestra del salotto a guardare se la Befana sta arrivando!
E finalmente si sentono delle voci in strada: è lei!! C'è un vecchio carretto trainato da un asino, dove sono stati messi i pacchi e le borse dei regali, la Befana, brutta, vecchia e gobba, cammina accanto al carretto e dietro c'è un gruppo di persone che suonano il flauto, l'organetto e l'armonica e cantano le tradizionali canzoni di Befana.
E' veramente un momento magico, e io mi dimentico di avere superato i quarant'anni, e mi metto in mezzo alle bambine urlanti, convinta per un attimo che anch'io riceverò il mio regalo!!
Poi la Befana sale le scale di casa nostra, suona educatamente il campanello e, altrettanto educatamente, noi apriamo e salutiamo “Buonasera, signora Befana!”. Lei domanda alle bambine se sono state brave durante l'anno passato e poi consegna loro i regalini. Io, un po' delusa, mi rendo conto che non avrò nessun pacchetto, ma poi mi guardo intorno e penso che il giorno appena trascorso è stato un regalo bellissimo!
Offriamo qualcosa da bere e da mangiare alla Befana, che poi se ne va per continuare la sua serata di duro lavoro!
Ecco, questa è stata la festa di Befana 2012 a casa di Eva!
E, dulcis in fundo, voglio farvi anch'io un regalo - guardate questo meraviglioso, commovente e divertente film d'animazione del 1996, con musiche di Paolo Conte e tratto da un romanzo di Gianni Rodari, "La freccia azzurra" - parla proprio della Befana!
If Christmas Day is wonderful for me because it's time to be all together, the evening of the Epiphany, however, is the most exciting moment of the holiday season, perhaps because, as we were taught by the poet Giovanni Pascoli, we should try to enhance and restore a life dimension as if we were children.
So, what happens in my house on January 5th?
2.30 p.m.: we make "befanini", typical tuscan biscuits in the shape of stars, angels, trees, hearts, flowers,... decorated with colored grains of sugar.
My kitchen is overrun with screaming little monsters (that is, my daughter and her adorable little friends) who armed with joy begin to mix all the ingredients. When, after the various processing steps that I am not to describe but I'll leave to your imagination, the biscuits are ready, we expect them to be cold and eat a lot, then put a part in special glass jars and give our friends what remains.
At this point the "mother", which in this case it's me, arms herself with a broom and reconquers the kitchen!
At this point, there are 3 options:
1) each child is picked up by a parent and continues the evening at home ...
2) some girls stay for dinner in my house
3) all the girls are at my house for dinner with their dads and moms
The correct answer is number 3 ... !!!!!!!!!!!
But I must add that this year I went even further!
8 p.m. : I commend the pastry on the table, I once again wear the aprons to the little monsters and take out two large bowls with the mixture READY, this time to make a fried dough! So again with rolling pins in hand, rolling out pastry, cutting into pieces of various shapes and frying in hot oil.
Meanwhile, the girls prepare the table: put the cheese, ham, salami and other delicacies in many trays (they are very enthusiastic to do so, since for each slice that they put in the tray, one ends in their mouth!) Then the dishes, glasses , the napkins.
In short, we are all at half past eight in the kitchen to cook, talk, eat and drink! The girls are excited and proud to offer the biscuits they have prepared, and every five minutes go in the living room to see from the window if the Befana is coming!
And finally, voices on the street! There is an old cart pulled by a donkey, where there are packages and bags of gifts, and this ugly, old and hump woman walking beside the cart, and behind it there is a group of people who play the flute, the accordion and harmonica and sing the traditional songs of the Epiphany.
It 's really a magical moment, and I forget that I am over forty, and I start screaming in the middle of the girls; I believe for a moment that I will receive my gift!
Then the Epiphany climbs the stairs of our house, the doorbell rings and we open and say "Good evening, madam Befana." She asks the girls if they were good during the past year and then gives them their gifts. I am a bit disappointed since I realize I will not have any package, but then I look around and I think the past day has been a wonderful gift!
We offer something to eat and drink to the Befana, who then leaves to continue his night of hard work!
Well, this was the feast of Epiphany 2012 in Eva's house!
And, last but not least, I want to offer you a gift - look at this wonderful, moving and funny animated film of 1996, with music by Paolo Conte, and based on a novel by Gianni Rodari, "The blue arrow" – it speaks about our Befana!
Se il giorno di Natale per me è bellissimo perchè è il momento per stare tutti insieme, la sera della Befana è però il momento più entusiasmante delle feste natalizie: forse perchè, come ci ha insegnato il poeta Giovanni Pascoli, dovremmo valorizzare e recuperare una dimensione infantile e quasi primitiva della vita.
Allora: cosa succede in casa mia il 5 gennaio?
Ore 14.30: si fanno i “befanini”, tipici biscotti (vedi ricetta qui) a forma di stella, angelo, albero, cuore, fiore e “chi più ha, più ne metta”, decorati con chicchi colorati di zucchero.
La mia cucina viene invasa da piccoli mostri urlanti (ovvero mia figlia e le sue adorabili amichette) che armate di grembiule e allegria iniziano a impastare tutti gli ingredienti. Quando, dopo le varie fasi di lavorazione che non sto a descrivere ma lascio alla vostra immaginazione, i biscotti sono pronti, aspettiamo che siano freddi e ne mangiamo un bel po', ne mettiamo una parte in appositi barattoli di vetro e altri in sacchettini da regalare ai nostri amici!
A questo punto la “mamma”, che in questo caso sono io, si arma di scopa e riconquista la cucina!
Fatto ciò, ci sono 3 opzioni:
1)ogni bambina viene ripresa da un genitore e continua la serata a casa propria...
2)qualche bambina rimane per cena e aspetta l'arrivo della Befana a casa mia
3) tutte le bambine rimangono a casa mia per cena con il papà e la mamma
La risposta corretta è la numero...3!!!!!!!!!!!
Ma devo aggiungere che quest'anno mi sono superata!!
Ore 20.00: rimetto la spianatoia sul tavolo, faccio di nuovo indossare i grembiuli ai piccoli mostri e tiro fuori due grandi ciotole con l'impasto PRONTO, questa volta, per fare la pasta fritta! Quindi, di nuovo con i mattarelli in mano, stendiamo la pasta e la tagliamo in pezzi di varie forme che poi friggo nell'olio caldo.
Intanto le bambine praparano la tavola: mettono il formaggio, il prosciutto, il salame e tante altre ghiottonerie nei vassoi (sono molto entusiaste di farlo, poiché per ogni fetta che mettono nel vassoio una finisce in bocca!), poi i piatti, i bicchieri, i tovaglioli.
Insomma, alle otto e mezzo siamo tutti in cucina a cucinare, chiacchierare, mangiare e bere! Le bambine sono entusiaste e orgogliose offrono i biscotti che hanno preparato; ogni cinque minuti vanno alla finestra del salotto a guardare se la Befana sta arrivando!
E finalmente si sentono delle voci in strada: è lei!! C'è un vecchio carretto trainato da un asino, dove sono stati messi i pacchi e le borse dei regali, la Befana, brutta, vecchia e gobba, cammina accanto al carretto e dietro c'è un gruppo di persone che suonano il flauto, l'organetto e l'armonica e cantano le tradizionali canzoni di Befana.
E' veramente un momento magico, e io mi dimentico di avere superato i quarant'anni, e mi metto in mezzo alle bambine urlanti, convinta per un attimo che anch'io riceverò il mio regalo!!
Poi la Befana sale le scale di casa nostra, suona educatamente il campanello e, altrettanto educatamente, noi apriamo e salutiamo “Buonasera, signora Befana!”. Lei domanda alle bambine se sono state brave durante l'anno passato e poi consegna loro i regalini. Io, un po' delusa, mi rendo conto che non avrò nessun pacchetto, ma poi mi guardo intorno e penso che il giorno appena trascorso è stato un regalo bellissimo!
Offriamo qualcosa da bere e da mangiare alla Befana, che poi se ne va per continuare la sua serata di duro lavoro!
Ecco, questa è stata la festa di Befana 2012 a casa di Eva!
E, dulcis in fundo, voglio farvi anch'io un regalo - guardate questo meraviglioso, commovente e divertente film d'animazione del 1996, con musiche di Paolo Conte e tratto da un romanzo di Gianni Rodari, "La freccia azzurra" - parla proprio della Befana!
If Christmas Day is wonderful for me because it's time to be all together, the evening of the Epiphany, however, is the most exciting moment of the holiday season, perhaps because, as we were taught by the poet Giovanni Pascoli, we should try to enhance and restore a life dimension as if we were children.
So, what happens in my house on January 5th?
2.30 p.m.: we make "befanini", typical tuscan biscuits in the shape of stars, angels, trees, hearts, flowers,... decorated with colored grains of sugar.
My kitchen is overrun with screaming little monsters (that is, my daughter and her adorable little friends) who armed with joy begin to mix all the ingredients. When, after the various processing steps that I am not to describe but I'll leave to your imagination, the biscuits are ready, we expect them to be cold and eat a lot, then put a part in special glass jars and give our friends what remains.
At this point the "mother", which in this case it's me, arms herself with a broom and reconquers the kitchen!
At this point, there are 3 options:
1) each child is picked up by a parent and continues the evening at home ...
2) some girls stay for dinner in my house
3) all the girls are at my house for dinner with their dads and moms
The correct answer is number 3 ... !!!!!!!!!!!
But I must add that this year I went even further!
8 p.m. : I commend the pastry on the table, I once again wear the aprons to the little monsters and take out two large bowls with the mixture READY, this time to make a fried dough! So again with rolling pins in hand, rolling out pastry, cutting into pieces of various shapes and frying in hot oil.
Meanwhile, the girls prepare the table: put the cheese, ham, salami and other delicacies in many trays (they are very enthusiastic to do so, since for each slice that they put in the tray, one ends in their mouth!) Then the dishes, glasses , the napkins.
In short, we are all at half past eight in the kitchen to cook, talk, eat and drink! The girls are excited and proud to offer the biscuits they have prepared, and every five minutes go in the living room to see from the window if the Befana is coming!
And finally, voices on the street! There is an old cart pulled by a donkey, where there are packages and bags of gifts, and this ugly, old and hump woman walking beside the cart, and behind it there is a group of people who play the flute, the accordion and harmonica and sing the traditional songs of the Epiphany.
It 's really a magical moment, and I forget that I am over forty, and I start screaming in the middle of the girls; I believe for a moment that I will receive my gift!
Then the Epiphany climbs the stairs of our house, the doorbell rings and we open and say "Good evening, madam Befana." She asks the girls if they were good during the past year and then gives them their gifts. I am a bit disappointed since I realize I will not have any package, but then I look around and I think the past day has been a wonderful gift!
We offer something to eat and drink to the Befana, who then leaves to continue his night of hard work!
Well, this was the feast of Epiphany 2012 in Eva's house!
And, last but not least, I want to offer you a gift - look at this wonderful, moving and funny animated film of 1996, with music by Paolo Conte, and based on a novel by Gianni Rodari, "The blue arrow" – it speaks about our Befana!
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