Il nostro fiume, il Serchio
In questi giorni di gran caldo, mi è
venuta l'idea di andare a cercare un po' di refrigerio nelle acque
del Serchio, il fiume che passa da Lucca, subito a nord della città
– a pochi minuti dalle Mura.
Ci sono stata un paio d'ore, e devo
dire che ne è valsa la pena – l'acqua è fresca e trasparente, la
zona è molto tranquilla, niente code per andare o tornare né
problemi di parcheggio: insomma, un'esperienza da consigliare. Certo,
il mare è il mare, però un pomeriggio al fiume può essere una
valida alternativa...
Il Serchio è uno dei fiumi più
importanti della Toscana; nasce nell'Alta Garfagnana e dopo un
percorso di oltre 100 km sfocia in mare, poco a nord di Pisa.
Nel corso dei secoli il Serchio ha
avuto diversi percorsi - è un fiume “agitato” e per un periodo
molto lungo ha causato seri danni alla Piana di Lucca con le sue
continue alluvioni. I Lucchesi, comunque, caparbi come sono sempre
stati, non si sono mai arresi e hanno sempre cercato di dominarlo in
qualche modo – fino a quando, circa 1500 anni fa, (eh sì, Lucca e
il Serchio hanno una storia lunga...) un Vescovo, Frediano, esperto
non solo di anime ma anche di idraulica, ha fatto deviare il corso
del fiume rendendolo molto meno pericoloso per la città; da allora
il fiume passa più o meno dove lo vediamo ancora oggi.
A proposito di Frediano: una delle
leggende più note della nostra città racconta che questo Sant'Uomo,
un giorno, si è ritirato in preghiera in un luogo isolato, proprio
lungo la riva del fiume – in quella circostanza, avrebbe avuto
l'ispirazione di trasformare in meglio la vita dei lucchesi rendendo
possibile la coltivazione dei campi, liberandoli dall'incubo delle
piene; così, con il suo rastrello, avrebbe tracciato dei solchi per
terra e poi, con un gesto miracoloso del braccio, il fiume avrebbe
cambiato il suo percorso così, all'istante. Naturalmente questa è
una leggenda; i lavori invece sono durati molto tempo e sono costati
immense fatiche e denari alla città (tanto che ancora oggi esiste un
modo di dire per definire qualcosa di molto costoso: “costa come il
Serchio ai Lucchesi”) ; comunque, il Vescovo Frediano è sempre
stato molto caro ai Lucchesi, e una delle chiese più belle della
città è proprio quella a lui dedicata. E anche noi abbiamo già parlato di Frediano in un nostro post un po' di tempo fa.
Inoltre, dentro la Chiesa si
può vedere un affresco che rappresenta “Il miracolo del
Rastrello”, e perfino un grande artista come il rinascimentale
Filippo Lippi ha dipinto questa stessa scena in una Pala oggi
visibile agli Uffizi di Firenze.
Ma torniamo ai giorni nostri: oggi
lungo le rive del Serchio si trova il Parco Fluviale, un parco ottimo
per fare lunghe passeggiate, o perfetto per andare in bicicletta o a
cavallo, o anche fare rafting, per i più avventurosi... e dove si possono facilmente fare incontri ravvicinati con
aironi, per esempio.
Dopo un periodo di qualche oblìo,
insomma, il Serchio si è ripreso il suo ruolo centrale nella vita
dei Lucchesi – e vedere una scena come questa lungo le sponde del
fiume non è una rarità.
E ora qualche foto in più:
Mi manca il Serchio! Belle foto!
RispondiEliminaCiao Erik! Grazie e un abbraccio da Lucca!
EliminaNon ci vado quasi mai, anche se mi piacerebbe...ciao, Arianna
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