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Visualizzazione dei post da 2012

Uno strano "Orologio"

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Ieri siamo stati con i nostri studenti a visitare la Certosa di Calci,  antico monastero nella pace della campagna a ridosso dei Monti Pisani.  Alla fine della visita, dando un'ultimo sguardo alla splendida facciata della Certosa, sono stato incuriosito da una specie di orologio dipinto in alto, dove però non sono riportate le ore, bensì delle abbreviazioni che, dopo un attimo di perplessità,  mi sono sembrate  nomi di venti, alcuni che conoscevo bene come il lib(eccio) o il maest(rale), altri  meno. Quindi si tratta di una rosa dei venti. Così  ho voluto indagare un po' più a fondo e ho trovato delle definizioni per ciascuno dei venti nominati, che sono comuni nel bacino del Mediterraneo ed eccoli qua: Yesterday, with our students we went on a visit  to the Certosa di Calci, ancient monastery in the peaceful countryside at the foot of the Monti Pisani. At the end of the tour,  giving one last glance at the splendid façade, I became curious of a sort of clock painted on

L'INCREDIBILE STORIA DI BENEDETTO BARSOTTI

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Abbiamo conosciuto recentemente un signore francese, Patrick Moreaud, che ci ha raccontato la storia sua e della sua famiglia con un tale entusiasmo da farci decidere di scrivere un breve resoconto di questa "avventura".   Il Signor Moreaud Patrick è un discendente della famiglia Barsotti di Lucca. Ma ne è ignaro, almeno fino a quando, al momento di andare in pensione dopo 40 anni di intensa attività di architetto e designer, ritrova il certificato di nascita di sua nonna Clotilda Barsotti, nata a Tunisi nel 1875 e madre di Aurora, la mamma di Patrick. Sul certificato c'è scritto che è una signora di nazionalità italiana originaria di Lucca, in Toscana. Patrick tutto questo lo aveva quasi dimenticato, anche se spesso gli veniva da pensare che il suo saper fare, la sua creatività venivano da un'italianità nascosta in lui. Si ricorda di Tunisi, che aveva dovuto lasciare dopo l'indipendenza con la propria famiglia spogliata di tutto e totalment

Una lezione "originale"

Oggi vorrei dare un'idea un po' più precisa di come si svolgono le lezioni alla nostra scuola. Per questo motivo, pubblico molto volentieri un video realizzato da un gruppo di studenti di livello avanzato che erano qui nello scorso settembre. La nostra insegnante, Susanna, ha "approfittato" (in senso buono!) delle competenze di uno degli studenti in fatto di realizzazione di video, e ne è venuta fuori una lezione originale, divertente, e soprattutto molto istruttiva dal punto di vista dell'uso comunicativo della lingua. Questa attività è durata circa quattro ore,  ed è stata portata a termine in tre giorni diversi durante una settimana di corso. Gli studenti hanno avuto l'idea, hanno negoziato per trovare un accordo sulle differenti versioni che si potevano fare, hanno scritto la sceneggiatura e hanno infine "recitato" (tutto sempre sotto la supervisione dell'insegnante) - il risultato è questo piccolo film. E' un esempio di come le nostre

Un concerto di Banditaliana e un'intervista a Riccardo Tesi

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Il 24 agosto scorso siamo andati in un piccolo paese della montagna pistoiese, Bardalone, nel comune di Maresca, per assistere a un concerto speciale del gruppo Banditaliana*, in occasione del suo ventesimo anniversario. Con noi c'erano anche quattro nostri studenti australiani che erano stati a un concerto di Riccardo Tesi e Banditaliana a Melbourne durante l'inverno (o l'estate, per loro). È stato un evento veramente straordinario, con tantissimi ospiti che hanno suonato o cantato insieme al gruppo. *Dal caleidoscopio di suoni di Banditaliana nasce una musica senza frontiere, fresca e solare, innovativa ma legata alle proprie radici, una sintesi di ampio respiro tra forme e riti della tradizione toscana, profumi mediterranei, improvvisazioni jazz e canzone d’autore. Composizioni originali, virtuosismi strumentali, preziosi incastri ritmici ed arrangiamenti raffinati costituiscono la cifra stilistica del gruppo che nel corso degli anni si è imposto come una delle formaz

Il nostro fiume, il Serchio

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In questi giorni di gran caldo, mi è venuta l'idea di andare a cercare un po' di refrigerio nelle acque del Serchio, il fiume che passa da Lucca, subito a nord della città – a pochi minuti dalle Mura. Ci sono stata un paio d'ore, e devo dire che ne è valsa la pena – l'acqua è fresca e trasparente, la zona è molto tranquilla, niente code per andare o tornare né problemi di parcheggio: insomma, un'esperienza da consigliare. Certo, il mare è il mare, però un pomeriggio al fiume può essere una valida alternativa... Il Serchio è uno dei fiumi più importanti della Toscana; nasce nell'Alta Garfagnana e dopo un percorso di oltre 100 km sfocia in mare, poco a nord di Pisa. Nel corso dei secoli il Serchio ha avuto diversi percorsi - è un fiume “agitato” e per un periodo molto lungo ha causato seri danni alla Piana di Lucca con le sue continue alluvioni. I Lucchesi, comunque, caparbi come sono sempre stati, non si sono mai arresi e hanno sempre cercato di

Tre chiese romaniche affascinanti e poco conosciute ---- Three fascinating and little known Romanesque churches

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La Lucchesia è costellata di chiese romaniche, alcune molto antiche e semplici, risalenti a prima dell'anno mille, altre molto più ricche che si trovano in città, fra le quali le più famose sono la chiesa di San Michele, la cattedrale di San Martino e la basilica di San Frediano. The Lucchese territory is dotted with Romanesque churches, some very simple and ancient, dating back before the year one thousand, others much richer in the city, among which the most famous are the church of San Michele, the cathedral of San Martino and the basilica of San Frediano. San Michele San Martino San Frediano Le moltissime chiese minori, pievi di campagna, ancora ben conservate, ispirano un fascino particolare e spiccano nel paesaggio verdeggiante con la loro sobria bellezza. Il nome pieve deriva dal latino plebs = plebe, popolo, e il loro prete si chiamava appunto Pievano. Tra le mie preferite, per la bellezza e la pace che si può ritrovare visitandole, c'è la Pieve di San Giorgio di Br

Andar per monti: le Alpi Apuane

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Spesso, mostrando all'orizzonte il rilievo delle montagne a nord-ovest di Lucca, molti si meravigliano sentendo dire che si chiamano Alpi, come le "vere" Alpi che stanno sull'arco detto appunto "alpino", a formare il confine con la Francia, la Svizzera e l'Austria. Often, looking at the mountain chain on the horizon to the north- west of Lucca, many are surprised at hearing that you call them the Alps, the same as the "real" Alps that are on the arc in fact called "Alpine", forming the border with France, Switzerland and Austria. Il gruppo delle Panie: da destra verso sinistra la Pania secca, l'Uomo Morto e la Pania della Croce In effetti, le Alpi Apuane sono certamente meno imponenti delle altre, infatti il monte più alto è il Pisanino (appena 1946 metri). Il nome Apuane deriva dai Liguri Apuani, il popolo che nell'antichità abitava quella regione estesa dalla provincia di Lucca alla provincia