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Visualizzazione dei post da dicembre, 2010

Un piccolo grande libro per capire Lucca e i lucchesi

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E' uscito in questo periodo un libro di Remo Santini, giornalista della “Nazione”, che ho notato sugli scaffali di un'edicola e che mi ha subito incuriosito: "Lucchesità – Vizi & Virtù". In un primo momento, ho pensato fosse una pubblicazione editoriale, di quelle che si vendono insieme ai giornali, tipo il dizionario del vernacolo o le ricette, ma poi l'ho voluto leggere e mi sono accorto che era veramente una narrazione originale, per niente celebrativa, ma anzi ricca di spunti per una lettura critica e costruttiva del nostro essere lucchesi. Un testo che sarà molto utile come materiale di studio per le nostre classi di italiano per stranieri: gli studenti infatti apprezzano sì l'arte, la cucina, la natura, ma sono anche interessati a capire la mentalità e le abitudini della gente, specialmente quando vengono per imparare o perfezionare l'italiano. Grazie quindi a questo contributo di Remo Santini, e....... buon 2011 a tutti i lettori del nost

Le chiese di Lucca

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Oggi è stata una bella giornata di sole e ne ho approfittato per fare un giro in bicicletta fotografando le chiese di Lucca. La tradizione dice che fosse la città delle 99 chiese, e anche oggi ce ne sono veramente molte! Dentro le mura ne ho trovate 43, poi ho fatto una selezione delle foto e ne è venuto fuori il collage che vedete. Lo stile predominante è il romanico : ne sono pregevoli esempi le chiese di San Martino, San Michele e San Frediano. Today has been a fine sunny day and I went on a bike tour through the city streets taking pictures of the churches of Lucca, also known in the past as the city with 99 churches! Still today there are many: I could find and photograph 43 inside the city walls and did a patchwork out of a selection of them. The main architectural style is romanesque, of which magnificent examples are the churches of San Martino, San Michele and San Frediano. ---------------------------

Il presepe di casa Cupiello-Christmas crib at Cupiello's

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Per tornare ai presepi, vi voglio presentare un video molto divertente tratto da una commedia di Eduardo De Filippo, un grande attore e scrittore napoletano di teatro. Il padre descrive entusiasticamente il suo progetto di presepe, ancora da costruire, e il figlio è piuttosto indifferente, anzi non gli piace ed è proprio scocciato tanto che il padre, alla fine della discussione, perde la pazienza e lo manda via di casa To get back to Christmas cribs stories, here's a funny video from a play by Eduardo De Filippo, a great neapolitan actor and playwright. In this scene the father describes his project of a crib with great enthusiasm, while his son is rather indifferent and says he doesn't like the idea at all, showing himself annoyed and unwilling to converse. In the end his father runs out of patience and throws him out of the house!

E' arrivato l'inverno

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Da ieri è iniziata la stagione invernale. Per questo voglio presentare una canzone dolce e malinconica di un grande cantautore italiano, Fabrizio de André . Sale la nebbia sui prati bianchi come un cipresso nei camposanti un campanile che non sembra vero segna il confine fra la terra e il cielo. Ma tu che vai, ma tu rimani vedrai la neve se ne andrà domani rifioriranno le gioie passate col vento caldo di un'altra estate. Anche la luce sembra morire nell'ombra incerta di un divenire dove anche l'alba diventa sera e i volti sembrano teschi di cera. Ma tu che vai, ma tu rimani anche la neve morirà domani l'amore ancora ci passerà vicino nella stagione del biancospino. La terra stanca sotto la neve dorme il silenzio di un sonno greve l'inverno raccoglie la sua fatica di mille secoli, da un'alba antica. Ma tu che stai, perché rimani? Un altro inverno tornerà domani cadrà altra neve a consolare i campi cadrà altra neve sui camposanti.

Presepi e alberi di Natale

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E' il tempo del presepe, o dell'albero di Natale, o di tutti e due. L'albero del nord e il presepe del sud, in versione federalista oppure un bel mix di entrambi dalle Alpi alla Sicilia? In realtà la tradizione vuole il presepe più sentito al sud, e l'albero al nord, ma noi che siamo al centro ci diamo dentro con l'uno e l'altro! Il classico abete viene per lo più addobbato in casa, mentre fuori tante luci si mettono su vari alberi e cespugli, su ringhiere e cancelli e poi c'è il presepe, che rappresenta un vero impegno per famiglie, parrocchie e interi paesi in gara fra loro. E a Lucca e provincia fioriscono presepi artistici e diversi presepi viventi, veri spettacoli che rievocano la Natività coinvolgendo le comunità di interi borghi. Così ad esempio possiamo ammirare il presepe nella Chiesa di San Paolino a Lucca, quello di Ciciana sulle colline, e poi le ormai note rappresentazioni di Barga, Coreglia e Ruota, che attirano tantissimi visitatori da tut

La Toscana che Voglio - Francesco Guccini

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Un'intervista che parla di Toscana a uno dei nostri cantautori preferiti, Francesco Guccini, nato a Modena, ma anche un po' toscano...

Natale è anche ... dolci!

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A Natale si mangiano dei dolci che si trovano solo in questo periodo dell'anno, e che variano da una regione all'altra. I dolci più tradizionali, che da molti anni sono diffusissimi in tutta Italia, sono il Panettone e il Pandoro . Il panettone è originario di Milano, il pandoro di Verona. Ecco le foto: Io sono una "fan" del panettone, ma direi che, anche in questo caso, come abbiamo ben visto in questi giorni, gli italiani si dividono al 50 e 50.... Poi ci sono dolci che si trovano solo, o quasi, nelle regioni di origine. In Toscana, per esempio, ci mangiamo i Ricciarelli , i Cavallucci e il Panforte ( tutte e tre specialità di Siena). Eccoli: Da Napoli, poi, arrivano gli Struffoli : buoni!!! Ora torno al Nord: da Cremona, il Torrone Finisco questa carrellata, molto parziale devo dire, con dei biscotti, che credo diffusi un po' da tutte le parti, che si chiamano Befane o Befanini ( e sarebbero più tipici per il giorno dell'Epifania, ma oramai si tr

La storia di San Frediano

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Una delle chiese più importanti di Lucca è quella di San Frediano, con lo splendido mosaico sulla facciata a rappresentare l'Ascensione di Cristo. Ma sapete chi era Frediano, prima di diventare santo? Era un monaco irlandese, venuto in Italia in pellegrinaggio, che al ritorno da Roma si fermò vicino a Lucca e vi si stabilì come eremita, chiamando altri religiosi a condividere la sua scelta. Credendo nella sua profonda virtù, i Lucchesi lo vollero loro vescovo nel 560 circa. Una volta eletto, fece costruire la chiesa di San Vincenzo, quella che oggi è la basilica di San Frediano e ne conserva le spoglie. Morì nel 588 e fu proclamato santo pochi anni dopo. San Frediano è venerato sia a Lucca che a Firenze, e in entrambi i casi si tramandano leggende di opere miracolose compiute sui rispettivi fiumi: il Serchio e l'Arno. Nel caso del fiume di Lucca, il Serchio, Frediano ne deviò il corso, tracciandone uno nuovo con un semplice rastrello: le acque si incanalarono prodigi

Visita a Montecatini

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Oggi siamo andati a visitare un luogo piuttosto conosciuto, che in questa stagione non è così affollato di turisti come in primavera e in estate, e perciò assume un fascino particolare: si tratta di Montecatini, un'importante località termale a circa 30 km da Lucca. In realtà il paese originario si trova in collina e si chiama Montecatini Alto: il castello e il borgo fortificato risalgono al Medioevo e costituivano un avamposto di Firenze nelle frequenti lotte con le altre città toscane di Pisa e di Lucca. Nella pianura ai suoi piedi vi era una palude, ricca di acque conosciute già nell'antichità per le loro qualità curative. Ma trattandosi di acque stagnanti, l'ambiente era alquanto insalubre. Lo sfruttamento vero e proprio come centro termale iniziò a fine '800, dopo che il Granduca Leopoldo di Toscana fece costruire dei canali per far defluire le acque. Si costruirono allora i primi stabilimenti termali e agli inizi del '900, i Bagni di Montecatini si cos