Turlough O'Carolan e Francesco Geminiani




Turlough O'Carolan (1670-1738) fu un arpista e compositore irlandese, che, divenuto cieco all'età di 18 anni, esercitò la sua arte con grande successo presso le corti dove veniva ospitato. Ci ha lasciato una serie di composizioni ancora oggi molto apprezzate ed eseguite. La sua opera si presenta come una fusione tra musica popolare e musica classica, e risente dell'influenza dei maggiori compositori del suo tempo, Albinoni, Corelli, Vivaldi, e in modo particolare il lucchese Francesco Geminiani. Pur non essendosi mai incontrati, ebbero tuttavia uno scambio di cultura musicale, originato dalla curiosità di Geminiani, colpito dal successo dell'arpista presso la nobiltà irlandese. Per questo volle mettere alla prova la competenza musicale di O'Carolan e gli sottopose un movimento di una sua nuova composizione, alterandone alcuni passaggi prima di inviarlo all'arpista per averne l'opinione. O'Carolan ascoltò insieme ad alcuni amici l'esecuzione del brano da parte di un musicista e si unì all'applauso generale, ma disse anche di aver notato che “qua e là vi erano dei tentennamenti”. Quando il musicista rieseguì il movimento, O'Carolan lo fermò “qua e là”, indicando a un copista di musica dove modificare il manoscritto di Geminiani. Si dice poi che questi, quando lo riebbe indietro corretto, rimase senza fiato per la sorpresa ed esclamò: “Il genio vero della musica!”

Per finire, ascoltiamo un'esecuzione del brano "O'Carolan's Concerto"

Turlough O'Carolan e Francesco Geminiani

Turlough O'Carolan (1670-1738) was an Irish harper and composer. He lost his sight at 18 and afterwards learnt to play the harp and became a musician of success touring the countryside at the courts that gave him hospitality and protection. He left a number of compositions which still today are much considered and performed. His work represents a fusion of folk and classical music and is influenced by the outstanding musicians of his time, namely Albinoni, Corelli, Vivaldi and in particular the Lucchese musician Francesco Geminiani. Even though they never met, still they had some kind of musical exchange, as Geminiani, having known of the fame and success of the Irish harper, wanted to test him. He deliberately weakened some passages on a movement of his new composition and then submitted it to O'Carolan for an opinion. The harper listened to it with some friends and joined the general applause. But he also said he had noted some “stumbles” here and there. Upon the musician's replaying the piece, he stopped him “here and there”, directing a music copyist to make the changes on the manuscript he deemed necessary. When the music went back to Geminiani with the corrections, they say he gasped at it and pronounced “Il genio vero della musica!”

Now let's listen to O'Carolan's Concerto

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